Evento 29 marzo 2025 Ripartiamo Matera – interventi e canovaccio domande
In un momento storico in cui permangono crisi sociali e guerre, in cui anche l’Europa intende avviare un piano di riarmo. E’ possibile immaginare per la città di Matera e il territorio vicino, forme di economia nella pace, nel terzo settore, nella solidarietà, nel volontariato, nella cooperazione internazionale, nel dialogo interculturale e interreligioso? Matera può trovare concreto protagonismo nel dialogo e nella cultura mediterranea? Ne abbiamo parlato in questa tavola rotonda organizzata dal laboratorio politico “RiparTi-Amo Matera!” sabato 29 marzo presso l’Hotel San Domenico.
Tra i relatori: Don Donato Giordano Storico bizantino, docente presso la Facoltà Teologica a Bari, Rettore del Santuario “Maria SS. di Picciano” oltre che direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso. Giulia D’Alba portavoce della Comunità di Sant’Egidio, il Prof. Nunzio Di Lena, Docente di filosofia e storia presso il liceo “Tommaso Stigliani”, Ferdinando Trotta Presidente Associazione “Volontari Open Culture 2019”, Domenico Bennardi già sindaco di Matera. Modera: Antonio Corrado giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno.
Mentre l’Europa ci rapina con un piano di riarmo da 800 miliardi a debito (vedremo che fine fa questo piano della Fon der Lajen)
c’è chi imbonisce i cittadini con il terrore dell’imminente invasione russa e il dovere patriottico di prendere soldi per le armi, togliendoli dalla sanità, dallo stato sociale, dalla scuola e dalla ricerca.
Un piano assurdo e irrazionale, non c’entra nulla con l’Ucraina, perché si tratta di armare gli stati europei, non c’entra nulla con la difesa comune europea, perché per avere un esercito comune europeo bisognerebbe avere uno stato comune europeo che abbia una politica europea estera unica che la faccia difendere da un’esercito europeo, ma nessuno stato europeo cede sovranità sulla politica estera, figuriamoci se possiamo avere una difesa comune. Qualcuno parla di effetto deterrente contro la Russia, la Russia ha 5000 testate nucleari attive (7000 se contiamo anche quelle inattive) e noi per essere deterrenti dovremmo spendere molto di più per essere un deterrente. L’Europa spende il 38% in più della Russia in spese di difesa, l’ha calcolato l’Università Cattolica
Noi siamo nella Nato, chi dovesse attaccare uno stato della Nato, si trova già contro 32 stati Nato armati nuclearmente.
La Germania, la Polonia chiedono di avere armi nucleari. E’ una cosa che non rassicura.
Matera 2026: La pace come modello di sviluppo. Dal dialogo interculturale alla nuova economia mediterranea
Oggi più che mai, in un’epoca segnata da conflitti, disuguaglianze e crisi ambientali, le città possono e devono diventare laboratori di un nuovo paradigma di sviluppo basato sulla pace, la cooperazione e la cultura. Matera, con la sua storia millenaria di accoglienza e resilienza e il suo ruolo di ponte tra Oriente e Occidente, ha l’opportunità unica di proporsi come capitale mediterranea del dialogo, seguendo le orme di Assisi e Greccio, ma con una vocazione contemporanea e innovativa.
Alcune città hanno una forte identità, per la loro storia millenaria, per la loro cultura, per il loro essere punto di riferimento e brand per le arti, il cinema. Sto parlando ovviamente di Matera. Chi ha identità può trasmetterla esternamente, allora le città oggi possono diventare tesimonial di pace: modelli storici e contemporanei. Calvino diceva che le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di linguaggi; ma lui diceva anche che le città sono luoghi di scambio, come spiegano tutti i libri di storia dell’economia, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi, di idee, di creatività. E chi più di Matera è stata luogo di scambio e di dialogo, nell’evento sulle filiere alimentari abbiamo ricordato che Matera è rientrata nell’antico itinerario della via del grano che abbraccia campania, basilicata, puglia e terra santa.
Esempi ispiratori molto concreti sono:
- Assisi: da secoli simbolo di dialogo interreligioso (lo spirito di San Francesco).
- Greccio: modello di comunità solidale e inclusiva.
- Barcellona: rete di città mediterranee per la cooperazione.
Cosa manca ancora oggi? Un progetto concreto che leghi cultura, economia e diplomazia dal basso.
Proposta per Matera:
- Creare un “Forum permanente del Mediterraneo” per coordinare progetti transnazionali su migrazione, turismo responsabile, economia circolare.
La pace come motore economico: il modello “Matera 2026”
Esempi pratici:
- Turismo di pace: itinerari culturali e religiosi che uniscano cristianesimo, ebraismo e islam (es. Vie della Transumanza e della Spiritualità).
- Cooperazione sociale: incubatore di imprese no-profit legate alla rigenerazione urbana e all’accoglienza.
- Diplomazia culturale: gemellaggi con città mediorientali e nordafricane per scambi artistici e formativi.
Dati: Il turismo esperienziale e solidale cresce del 12% annuo (fonte: UNWTO). Matera può intercettare questa domanda.
3. La forza del Terzo Settore e della società civile
Casi studio:
- Le cooperative di comunità che gestiscono beni culturali (es. Albergo Diffuso).
- Banche del tempo e monete locali per incentivare scambi non monetari.
Ruolo di Matera:
- Sostenere reti di economia solidale (es. distretto bio-mediterraneo).
- Promuovere un “Patto etico” per imprese che investono in coesione sociale.
4. La sfida del 2026: una capitale mediterranea della cultura “militante”
Esempio di Azioni concrete:
- Premio Matera per il Dialogo: riconoscere personalità e progetti che lavorano per la pace.
- Fondo mediterraneo per la cultura: finanziare artisti under 35 da Paesi in conflitto.
- Scuola di diplomazia popolare: formare giovani ambasciatori di comunità.
Insomma “Matera non sia solo una cartolina, ma un cantiere di futuro.”
Matera ha già dimostrato di saper rinascere dalla pietra. Oggi può trasformarsi in:
- Hub di innovazione sociale (co-working per ONG, banca etica).
- Piattaforma di dialogo (conferenze internazionali su mediazione dei conflitti).
- Modello di economia rigenerativa (energie rinnovabili, filiera corta).
Siamo pronti a lavorare insieme per fare di Matera non solo una capitale della cultura, ma della speranza?





